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Nel 2016 la BCE ha condotto un'approfondita analisi sull’utilizzo dei metodi di pagamento per valutare il valore dei pagamento in contanti rispetto ad altri metodi.
Pubblicata nel 2018, è l’analisi più recente sull’argomento.

Ecco alcuni dati che evidenziano come in Italia maggiormente, ma anche nel resto dell’Europa, i pagamenti a contante siano ancora di gran lunga i preferiti, sia per numero che per valore di operazioni, rispetto a pagamenti con carte di credito o altro (grafico 1)

grafico

 

E in Italia?

In Italia, le percentuali di utilizzo del contante sono alte. Insieme a Malta, Grecia, Spagna, Austria, Portogallo e Germania, l’Italia è il paese in cui il numero di operazioni a contante supera l’80%.     
Sempre parlando di operazioni di pagamento nelle attività al dettaglio, riferito solo all’Italia, nel grafico seguente sono indicate le percentuali di pagamento a seconda delle quote di mercato delle varie attività commerciali (grafico 2).

grafico 2

 

Italia, il contante regione per regione

Il grafico 3 riguarda la distribuzione dei metodi di pagamento in Italia, regione per regione.

grafico 3

Tale grafico è realmente “parlante” ma è corretto porre in evidenza alcuni aspetti rilevanti, primo fra tutti l’utilizzo preponderante del contante per le operazioni di pagamento nei punti vendita in tutte le regioni italiane, anche se con alcune differenze:
- leggermente meno utilizzato al nord rispetto a centro e sud Italia
- le regioni che hanno le percentuali più basse di transazioni sono Lombardia, Sardegna e Toscana, mentre le più alte sono in Calabria, Abruzzo, Molise e Campania
- gli importi spesi in contanti in Calabria sono il 91%, mentre in Lombardia il 57,5%